Uno dei cibi più amati dagli italiani? Ma sicuramente il gelato. Tutta la penisola da Nord, Sud e le Isole si consuma questo gustoso alimento non solo d’estate ma che d’inverno, il gelato diventa la pausa più amata dagli abitanti del nel nostro bel Paese.
Quanto gelato si consuma in Italia?
Prima di tutto è bene sottolineare che in Italia le cifre che riguardano il consumo dei gelati è veramente impressionante.
Si calcola che ogni anno, gli italiani ne consumano circa 12 kg a testa, a cui si aggiungono i 4 kg di produzione industriale tra coppe, coni, brioche torte, vaschette, stecchi. Nel 2015 i consumi sono cresciuti dell’8%, con un giro d’affari superiore ai 2 miliardi di euro.
Negli ultimi 70 anni, non esiste alimento che possa vantare una medesima crescita esponenziale. Inoltre fattore non da poco è quello del gelato artigianale che dimostra di resistere alla crisi e alla lunga lotta tra quello industriale.
Il gelato artigianle infatti gode di un ottimo rapporto qualità/prezzo che lo rende adatto a tutte le tasche.
Al nord Italia si consuma in media il 52,9% di gelato rispetto al sud che invece pare ne consumi il 29,4, il restante 17,6% è acquistato nell’Italia centrale. Al nord il suo consumo è da quantificarsi per tutto l’anno mentre al sud il consumo maggiore avviene soprattutto nei mesi estivi.
Ma c’è qualcuno a cui il gelato non piace? Secondo un sondaggio solo ad una stretta fascia di persone non lo gradisce. Le statistiche rimandano infatti ad un solo a 5% degli italiani che non gradisce il gelato. Il restante 95 % si rivela invece un grande consumatore.
Gelateria, una florida impresa!
Occorre sottolineare che l’Italia vanta anche un altro primato mondiale: quello che riguarda la produzione di macchine e attrezzature destinate al mondo della gelateria.Si tratta infatti di un sistema industriale che conta 15 imprese, 1.500 addetti 6.000 se si considera l’indotto e controlla il 90% del mercato mondiale.La gelateria si dimostra dunque un settore in crescita ed una florida impresa che crea ricchezza e occupazione al paese.
Insomma numeri che danno da pensare e che dicono molto sui consumi di un alimento che diciamo la verità, è sempre sulla cresta dell’onda e a quanto pare mette d’accordo un pò tutti grandi e piccini.