Durante il mese di Marzo nelle pasticcerie della tradizione campana, un dolce molto gustoso, che non può mancare è sicuramente la Zeppola di San Giuseppe.
Divenuta nel tempo il dolce – simbolo della festa del papà, questa prelibatezza si presenta come una sfoglia tondeggiante realizzata con ingredienti semplici come farina, uova, burro e olio di oliva. Una volta pronta, viene arricchita al centro dalla crema pasticcera e adornata infine di amarene e zucchero a velo. Nonostante sia un dolce campano anche le altre regioni d’Italia lo hanno adottato, creando però personalissime versioni che spesso si discostano dalla ricetta tradizionale.
Il dilemma
Dietro questo dolce si cela un dilemma storico, ovvero l’annosa scelta della sua cottura. La migliore zeppola di San Giuseppe infatti deve essere fritta o al forno?
Le scuole di pensiero in merito sono davvero tante eppure a vincere come sempre restano i gusti degli italiani che scelgono la cottura in base alle preferenze personali.
Questo dolce, infatti, visti i suoi ingredienti si presenta come un dolce dall’apporto calorico molto elevato. Certamente i vantaggi di scegliere una zeppola dalla cottura al forno, lo rende sicuramente “più salutare”rispetto ad una cottura fritta che però è innegabile ne risalta maggiormente il gusto. Per risolvere spesso la questione c’è una soluzione adottata da molti e che in un certo senso accontenta tutti, ovvero quello di sceglierle entrambe, comprando zeppole miste e assaggiando così le due varianti senza scontentare nessuno.
Non un caso isolato
I dilemmi in pasticceria infatti non mancano mai, quello della zeppola quindi non è un caso isolato. Basti pensare alla scelta del gelato in cono o coppetta, o sulla bontà tra la sfogliata riccia e tra quella frolla, se mangiare le chiacchiere fritte o al forno etc…
Insomma i dilemmi in pasticceria non mancano mai. Ma di certezze ce ne sono tante. Se infatti cercate il regalo perfetto per il vostro papà un bel cabaret di paste ricche di zeppole, sarà sicuramente la scelta vincente.